La nascita di un bambino è un evento che avviene prima di tutto nella mente dei genitori. Per ognuno di essi infatti la fantasia di avere un bambino, strettamente connessa al ruolo genitoriale, prende corpo poco alla volta nel tempo, spesso in maniera inconsapevole.

 

L’idea di diventare genitori porta ad attingere all’idea di madre e padre che hanno preso corpo dentro di noi fin dalla più tenera età.  

Ciò coinvolge non solo quegli aspetti che da figli abbiamo apprezzato nei nostri genitori, ma anche tutte quelle parti che ci infastidivano o che ci facevano stare male. A volte finiamo per “curare” le ferite ancora aperte garantendo al figlio proprio quelle condizioni e possibilità che pensiamo siano mancata a noi.Un po’ come a “risarcirlo” di ciò che non abbiamo avuto, come se questo potesse in un certo senso risarcire anche noi stessi.  Questi aspetti, più o meno consapevoli, si inseriscono nel nostro stile genitoriale e vanno a “colorare” la nostra esperienza di mamme e papà. Non è un difetto. Ognuno di noi costruisce la propria persona e il proprio stile relazionale anche attraverso le esperienze passate.

E’ importante però mantenere una posizione di scoperta e confronto verso il nuovo arrivato.

Egli avrà un temperamento, dei desideri, dei bisogni che potranno anche essere differenti da quelli che avevamo noi. Lo potremo scoprire solo se ci porremo in una posizione di ascolto che poco alla volta ci permetta di conoscere il bambino e di scoprire noi stessi come genitori. Perché spesso il genitore che diventiamo non è esattamente come avremmo immaginato, così nostro figlio presenterà caratteristiche a volte anche molto differenti da quelle che aveva il bambino della nostra fantasia. Tenere presente queste possibilità apre la porta non solo ad una posizione di flessibilità utile a incontrare e accompagnare il figlio nelle tappe di crescita, ma non solo. Consente anche di essere più indulgenti verso sè stessi come genitori. Perchè essere genitori è una sfida difficile. Spesso i genitori ripensano a quanto fatto quotidianamente riempiendo di “se” e di “ma” i racconti, con tanti sensi di colpa. Eppure nessuno si scopre genitore dall’oggi al domani.

Le mamme e i papà nascono insieme ai figli, e con loro crescono, sbagliano, costruiscono, piangono e gioiscono.

E se attraverso questo sali e scendi, queste montagne russe, possiamo cogliere oltre alla fatica anche le grandi emozioni legate alla scoperta di questo nuovo mondo, allora costruire una famiglia può regalare quotidianamente una meravigliosa avventura, forse la più grande di tutta la vita.

© Dr.ssa Sara Azzali

Psicologa Psicoterapeuta

Fidenza, Via XXV Aprile 1

Parma, Strada Repubblica 61

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Come nasce un bambino, come nascono una mamma e un papà
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