Lavorare quotidianamente in un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) mi ha permesso di comprendere quanta sofferenza e quanta complessità vi siano quando una gravidanza tanto desiderata non arriva. Il desiderio di diventare genitori nasce naturalmente all’interno della coppia per cui altrettanto spontaneamente ci si aspetta di concepire un bambino.

Dopo un certo periodo di tempo in cui il bimbo non arriva la coppia comincia a cercare una spiegazione: iniziano così iter che spesso non restituiscono risposte e soluzioni ben precise, controlli che possono invece richiedere tempi lunghi per giungere ad un’adeguata comprensione.

Nell’arco di questo tempo è facile che parenti smaniosi di vedere ampliare la famiglia e amici che non hanno vissuto le stesse difficoltà, pongano insistentemente domande della serie “e tu quand’è che fai un figlio?”, affermazioni che vanno a toccare un dolore che per la coppia può risultare difficile da spiegare per paura di essere giudicati, non capiti, o semplicemente perché si è riservati e si vuole tenere tutto questo per sé.

Le coppie possono trovare giovamento dal confronto con un professionista che li accompagni attraverso questa ricerca, in maniera da comprendere ciò che sta accadendo nel loro corpo ma anche nella loro mente, anche nella loro relazione di coppia: lo stress, il dispiacere, l’ansia di “non farcela” possono infatti contribuire ad ampliare la sensazione di star attraversando un momento molto difficile.

A cosa può servir, per esempio, la consulenza con lo psicologo?

  • Individuare e attivare nella coppia e nelle singole persone la capacità di gestire emozioni, ansia, tristezza
  • Trovare modalità di comunicazione equilibrate, che permettano di esprimere i propri pensieri, i propri bisogni, senza essere passivi ma anche senza essere aggressivi nei confronti dell’altro, il che può portare a vivere più serenamente il rapporto con il partner o con altre figure significative (es. famiglia) e diminuire le tensioni
  •  A decidere consapevolmente il percorso che si vuole intraprendere (cominciare/continuare il percorso PMA; considerare l’adozione; attendere e provare di nuovo ad avere un bimbo spontaneamente; prendersi un periodo di tempo per pensare, ecc.)
  •  Per fare chiarezza circa l’esistenza di diverse tecniche di PMA quali la fecondazione eterologa, i percorsi per non trasmettere malattie genetiche/infettive al feto/al partner e quindi fugare eventuali dubbi, perplessità, in uno spazio accogliente e non giudicante
  • Per elaborare sentimenti di lutto legati alla perdita del bambino desiderato e prendere in mano la propria vita, costruendo nuovi progetti insieme
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