I nonni possono rappresentare una presenza speciale all’interno della famiglia: nella vita quotidiana dei nipoti essi svolgono un ruolo molto particolare, ruolo dove sono incarnati sia aspetti affettivi che educativi. Spesso grande risorsa, in particolare quando i genitori per scelta o per dovere trascorrono gran parte della settimana al lavoro, finiscono per essere a pieno titolo una delle presenze più significative nella vita di un bambino. La perdita di tale legame può rappresentare un boccone molto difficile da digerire: vediamo come possiamo affrontare questa tematica coi figli.

In primo luogo partiamo da un semplice, difficile presupposto: la sincerità. Non è affatto scontato che come genitori si riesca ad affrontare onestamente il tema del distacco: anche da adulti ognuno di noi porta con sé i suoi dubbi e timori nei confronti della morte. Le nostre difficoltà non devono però indurci ad allontanare i bambini da questo fatto: spesso ci si porta dentro la convinzione che sia meglio risparmiare i bambini dal dolore, fiduciosi che da grandi avranno maggiori capacità di affrontare e tollerare il dolore. Tuttavia tali capacità non nascono dal giorno alla notte ma sono piuttosto l’esito di un una crescita interiore: affinché tale crescita avvenga è dunque necessario accompagnare i bambini ad affrontare i piccoli e grandi dolori della vita. Di contro, mascherare la verità, per esempio dire ad un bambino che un nonno, molto malato, “starà in vacanza per un po’” piuttosto che raccontargli che è all’ospedale, oppure usare metafore senza mai avvicinare chiaramente l’argomento, lasciano nei bambini grandi dubbi e possono portarli a costruire fantasie circa un ritorno a casa che poi in realtà non avverrà, portandoli così a soffrire comunque molto.

La confusione che il bimbo può sperimentare in questi casi deriva in parte dal fatto che la spiegazione verbale fornita ai piccoli risulta spesso incoerente con lo stato d’animo di chi la pronuncia: ricordiamo infatti che i bambini sono molto bravi a cogliere i sentimenti di noi adulti pertanto mascherare totalmente il proprio dolore non evita che il bimbo colga comunque il nostro malessere, inoltre ciò contribuisce a creare un alone di tabù sul dolore stesso e sul tema della morte, il che può rendere difficile al bimbo raccontarvi e condividere con voi il suo dispiacere, il suo dolore, anche legato ad esperienze diverse e future.

Sia i bimbi che gli adolescenti sono spesso curiosi: probabilmente vi faranno domande, cercheranno di capire. Per questa ragione è importante poter dire la propria al figlio, usando termini semplici, spiegando la propria visione della vita. Chi è genitore sa bene come i piccoli siano capaci di porci le domande più difficili sui temi più spinosi! Pertanto sarebbe bene chiarire a sé stessi cosa si pensa e cosa si può dire ai figli, utilizzando ovviamente un linguaggio comprensibile e più semplice possibile. Per fare questo si può ricorrere anche a contenuti quali film, libri, che possono rivelarsi di grande aiuto: per esempio può essere utile guardare insieme cartoni animati come il “Re Leone”, dove il piccolo leoncino Simba affronta la prematura scomparsa del papà, passando da una fuga dalla realtà, dove evita ogni forma di dolore, fino a ritrovare sé stesso e superare il lutto.

Infine ricordiamo ai figli, ma anche a noi stessi in primis, che i nonni ci lasciano ma non scompaiono: essi continuano adabitaredentro di noi coi loro insegnamenti, con i ricordi costruiti insieme; a volte li ritroviamo nel profumo di una torta appena sfornata, in una vecchia foto rinvenuta sul fondo di un cassetto, in una partita di una squadra di calcio di cui il nonno era un gran tifoso, in una pianta che insieme a loro abbiamo seminato e che cresce alta sopra le nostre teste. Soprattutto però li ritroviamo dentro alla nostra stessa personalità, all’interno di quelle piccole abitudini, vissuti, sentimenti, opinioni che abbiamo costruito, insieme a loro, nel corso del nostro cammino.

© Dr.ssa Sara Azzali

Psicologa Psicoterapeuta

Studio di Psicologia a Parma e Fidenza (PR)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su uno di questi social e aiutami a far conoscere il mio blog! 🙂
Affrontare con bambini e adolescenti la perdita dei Nonni
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn
Tag:                                                                                         

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *